Non so proprio come affrontare il discorso Supersampler ed è forse proprio per questo che ho aspettato fino ad oggi per parlarne.
Potrei dire che è una delle fotocamere più divertenti, originali e creative che ho ma non posso fermarmi a questo. Devo anche scrivere che ne ho comprate 5 o 6 fino ad ora e non certo per collezionismo!
Ma andiamo con ordine: la Supersampler è una trovata Lomography quasi interamente realizzata in plastica a 4 lenti che scatta su normalissimo rullino 35 mm una mini sequenza fotografica.
In pratica gli otturatori delle 4 lenti non scattano all’unisono ma in un intervallo selezionabile di 0,2 o 2 secondi e questo si traduce in una divisione in 4 strisce del fotogramma = 4 foto in una.
Non mi dilungo troppo sulla teoria visto che le foto si fanno capire molto meglio di me!
Non aspettatevi cavalletto esposimetro e scatti studiati, la Supersampler è una “punta e scatta” in puro stile Lomography: “don’t think just shoot”. Per sfruttarla al meglio dovete muovervi mentre scattate, avvicinarvi in maniera inquietante al soggetto (le lenti sono grandangolari quindi tutto vi sembrerà lontano) e per l’inquadratura affidarvi al fato visto che la camera è sprovvista di mirino.
Per caricare lo scatto dovete tirare la cordicella con l’anello che spunta sul fianco.
Tutto questo fin quando non si rompe.
La plastica è leggera, economica (per chi produce, non per chi compra) simpatica e colorata ma tende a scassarsi. Succede quindi che ci si fa prendere la mano e sul più bello ti abbandona.
Sarò sfortunato ma a me ormai è successo più di tre volte e non credo più al caso. Dopo un po’ iniziano a bloccarsi gli otturatori e si passa da quattro mini foto a 3 foto più una striscia bianca o nera a seconda del caso…
Le foto che si riescono a tirar fuori dalla Supersampler rimangono comunque fantastiche: vignettate con colori saturi e soprattutto divertenti!
Dopo un po’ inizi a sentirti un deficiente a scattare alla cieca e muovendoti come un ossesso ma i risultati migliori arrivano proprio cosi ed il bello è proprio questo.
In conclusione alla fatidica domanda “consiglieresti questa fotocamera?” io rispondo NI.
Sicuramente va provata ma se non è la tua è meglio cosi risparmi un bel po’ di bestemmie quando si rompe.
Spero di essere smentito, magari a me sono capitate tutte da lotti fallati oppure in realtà non ci ho capito niente e la cordicella attiva l’autodistruzione…
Vi lascio con questo soffione che fa molto “via col vento”.
Ganza!
Ya!
Mi hai fatto scoprire qualcosa di nuovo e ne avrei comprata subito una se tu non avessi aggiunto che si scassa facilmente… :)
Che bello ho fatto anti-pubblicità! ahahahahahah
Per una volta che parlo di una fotocamera in commercio :)
La mia è ancora sana, ma chissà ancora per quanto. Tuttavia, tiro la cordicella con un certo “rispetto” … :D
In realtà non capisco perchè a me durano cosi poco queste fotocamere, una volta ne ho anche aperta una e sono schizzate via parecchie molle…diciamo che ho anche abbandonato l’idea di metterci le mani dentro ormai!
Bhe, sono macchine di plastica, c’è poco da fare, anche se le tratti bene, dopo un po’ si usurano e si rompono. Costassero come toycam, sarebbe un altro discorso … Comunque sia, io cerco di trattarle bene (in maniera rilassata, non sono una maniaca, eh) e se si rompono o si bloccano la prendo con serena rassegnazione. Ho sviluppato una certa calma interiore da quando uso le toycam, lo consiglio a tutti. :D
Le toycam come tappa per raggiungere il Nirvana ;)
Potremmo svilupparci sopra una teoria…anche se purtroppo a me come avrai notato fanno l’effetto opposto!
Esatto! All’inizio anche io mi arrabbiavo tantissimo! :D Altro che hobby, uno stress infinito. Poi ho cominciato a pensare che se solo riuscivo a tirar fuori qualcosa da quei giocattoli e se solo riuscivo a NON romperli era già un ottimo risultato.
Verissimo ahahahah
Io sono ancora alla prima tappa per l’illuminazione: non romperli!
Bella :)
Un bel plasticozzo, lo ammetto :)