Questo rullino mi fece decisamente incazzare all’epoca, probabilmente avevo sbagliato io a esporre le foto fatto sta che mi ritrovai tra le mani una cosa ai limiti dell’ingestibile. La scansione mi diede dei file “difficili” che dovetti lavorare parecchio semplicemente per vedere cosa c’era nella foto!
Curve, istogramma…un delirio e alla fine ogni foto un colore diverso. Ore buttate.
Dopo il lavoraccio le ho lasciate in un angolo buio del catalogo di Lightroom, arrabbiato.
Poi basta far passare due anni e le rivaluti, adesso riesco a guardarle e ad accettare che abbiano delle dominanti diverse l’una dall’altra. Can I get an amen?
Tutto questo casino è stato possibile grazie alla Lubitel 166B (non smetterò mai di benedire i venti euro che mi hanno portato a lei) e la pellicola Slide X-pro Lomography che io continuerò a non crossprocessare.
Immagino l’incazzatura. Ho usato una sola volta la Slide X-Pro, odiandola tremendamente per l’impossibilitá anche solo di riuscire a vedere qualcosa in fase di scansione. Nel mio caso, però, avevo optato per l’x-pro. Mi è rimasto ancora un rullino (ormai scaduto) e non so che uso farne… Ottima la scelta di non crossprocessare questa pellicola. Questi toni hanno un loro perché, e il set convince.
La scansione delle diapositive è un vero calvario! Non so se esistano proiettori e telaietti 6×6…altrimenti le diapositive medio formato sono una delle cose più inutili della storia.
Detto questo per me rimane una pellicola bellissima (senza x-pro) quanto ingestibile!
Oh, io pensavo fosse un redscale! :O Meno male che ci hai ripensato, le foto meritano!
Si in effetti sembra adesso che mi ci fai pensare! A proposito, ho ancora qualche rullo redscale da affrontare…consigli?
Sovraesponi di brutto, deve prendere tanta luce così vengono dei toni più arancioni che rossi. :)
Ottimo! è una vita che non le uso, e arancione sia