Se fosse una donna Santorini sarebbe fotogenica e votata al lusso, chi trascorre una vacanza su quest’isola ha un’altissima probabilità di portare a casa una sfilza di foto-cartoline. Quasi da nausea.
Santorini è un posto più unico che raro, l’isola in realtà è ciò che rimane di un vulcano e la parte interna detta caldara corrisponde al cratere che causò una delle eruzioni più grandi storicamente accreditate: l’eruzione minoica di Thera.
Questo spiega le pareti rocciose rosse e a strapiombo sulle quali si aggrappano i paesini bianchi. Uno dei luoghi più famosi di Santorini è la spiaggia rossa (due foto sotto) in cui l’essenza vulcanica si manifesta cosi:
– parete rocciosa rossa,
– spiaggia rossa/nera
– acqua con colori che vanno dal verde all’arancio.
Al centro della caldara c’è un isolotto, tale Palia Kameni (foto sotto), in cui si può osservare l’attività vulcanica attraverso i fumi che escono dal terreno o dagli “hot spot” che rendono calde alcune insenature .
Alcuni paesini come Pyrgos riescono a mantenere un qualcosa di autentico, un discorso diverso deve essere fatto invece per Thira che come gran parte dell’isola è dedicata al turismo di massa. Passeggiare per il centro non è molto differente dal passeggiare in via Condotti (una boutique ogni due metri) mentre sulle strade i rent-a-car si fiancheggiano mortificando l’ambiente circostante. Questa è stata la mia impressione in bassa stagione, credo che non avrei retto la stessa visita a pieno regime turistico.
Se vi capitasse di arrivare a Santorini via mare lo spettacolo lascia a bocca aperta: la nave entra nella caldara e d’un tratto si è circondati da queste pareti di roccia vulcanica imponenti sulle quali le casette bianche rimangono attaccate quasi in bilico. Altro spettacolo è quello dei giapponesi (che adorano questa meta) con le braccia alzate per sollevare gli smartphone e scattare la prima foto mentre si abbassa il portellone del traghetto.
La foto che scatteranno sarà quella del porto di attracco, decisamente anonimo rispetto al resto.
Ci sono persone letteralmente innamorate delle isole greche che ogni anno tornano a visitarne altre. In effetti sono tante e ogni gruppo ha caratteristiche diverse e come si sarà capito da questo post e da quello su Amorgos per la mia minima esperienza anche all’interno delle Cicladi ogni isola è una storia a sé.
Oh beh, la Grecia è una delle mete che da sempre voglio raggiungere. Dalla maturità, per l’esattezza. Grazie per aver risvegliato questo desiderio con queste fotografie. Niente pellicola? :)
Certo che adesso ti risulta un po’ fuori mano…ma se ne avrai l’occasione un po’ di island hopping fallo! In effetti avevo una Holga con me, vedo se riesco a cavarne un post va…