cmeha 8M, film

L’outsider

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Durante la mia ultima ascesa a Milano, poco più di un mese fa, ho deciso di viaggiare ultraleggero mettendo tutto in uno zainetto e via per un paio di giorni. Questo ad un certo punto si è tradotto nella necessità di ridurre all’osso o addirittura eliminare la componente fotografica…non sia mai!
Ho fatto una scelta forte, radicale ed ho deciso di portare la fotocamera più leggera che avevo a portata di mano: la Cmeha 8M (del post scorso).

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Ormai la reflex digitale è diventata un soprammobile, ma questo è un altro discorso. Ho montato un rullino bianco e nero da 100 ISO (mi pare) e non l’ho neanche finito.  Mi sono anche ritrovato nella stessa posizione alla stazione centrale a fotografare allo stesso modo un asiatico a distanza di due anni ma con un’altra fotocamera. Come scrivevo nella recensione fotografare è abbastanza complicato, ci ho fatto un po’ di pratica (l’avevo usata solamente in un’altra occasione) e l’ho trattata senza troppi riguardi. Questi sono i risultati.

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A me non dispiacciono affatto e devo dire che effettivamente le voci riguardo la decentissima lente in vetro sono fondate! Da queste foto non si può capire ma dalle scansioni a grandezza piena si notano dei dettagli che non mi sarei mai aspettato da questa Smena che a questo punto devo consigliare a tutti gli amanti del genere!

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film, rolleiflex T

Quello che (mi) rimane di Milano

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Queste sono le prime foto fatte con la Rolleiflex, ce ne sono altre ma non credo che avrò mai il coraggio di pubblicarle.
Mi ero affidato a dei rullini che hanno avuto la varicella e mi hanno simpaticamente sputtanato gran parte degli scatti fatti a Milano il mese scorso.

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Ritirati gli sviluppi mi sono accorto che due rulli erano completamente a pois, ho contattato la casa costruttrice che ha fatto il suo dovere e ha cercato di farsi perdonare con qualche rullo gratis. Rimane il fatto che a me di Milano è rimasto solo il duomo, per fortuna il tetto.

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La rollei in sé è una bomba. Funziona alla perfezione con tutti i tempi e diaframmi ma soprattutto FA SCENA.
In due giorni ho ricevuto i complimenti di:
– un cameriere che credeva fosse una cassaforte in miniatura,
– il militare che mi perquisiva prima di salire sul tetto del duomo,
– un turista anglofono che pensava stessi facendo foto al pavimento.

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Riassumo la scena del turista anglofono.
Il tizio mi aveva adocchiato da un po’ e mi fissava mentre io provavo a fare foto e inquadravo qua e la, per chi non lo sapesse le biottiche tipo la Rolleiflex sono dette a pozzetto perchè l’inquadratura si fa dall’alto guardando verso il basso, nella macchina c’è uno specchio a 45° che ti mostra l’immagine che hai di fronte. Quindi lui mi guardava come se guardasse uno scemo che va in giro a inquadrare il pavimento, alla fine si fa coraggio si avvicina e mi dice qualcosa tipo “are you taking pictures to the ground?”. Gli ho dovuto mostrare il pozzetto della fotocamera e si è divertito come un bambino, ha allora scoperto il funzionamento delle famose Twin Lens Reflex.
Questa sopra è l’unica foto fatta ad un pavimento, ci ho messo mezz’ora per farla e ho anche rischiato di far cadere la macchina sotto svariate volte.

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Chiedo scusa per aver scattato foto grigie a Milano…il bianco e nero non mi ha aiutato ad uscire dallo stereotipo!

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