
La seconda e ultima parte del reportage dal dimenticatoio.

This is the second half of the reportage from oblivion.













La seconda e ultima parte del reportage dal dimenticatoio.
This is the second half of the reportage from oblivion.
Diversi semestri fa acquistai inconsciamente due rullini Agfa Scala 135, pellicola diapositiva bianco e nero ormai fuori produzione dall’aura semi-mitologica.
Sottolineo quel “inconsciamente” perchè non potevo neanche immaginare lo scenario che ti si apre davanti dopo aver scattato e tolto la Scala dalla fotocamera.
Per farla breve sono riuscito a svilupparli spedendoli ad un laboratorio in Germania e pagando circa 20 euro totali (con spedizione e senza intelaiatura), dopo circa due anni.
Sicuramente non sono stato tutti i giorni a cercare una soluzione o a fare tentativi, rimane il fatto che è passato un sacco di tempo.
Una delle caratteristiche di questa pellicola è che può essere esposta da 200 a 1600 ISO senza troppe complicazioni.
A me pare di averla usata a 200 ma vedendo questi scatti forse nei 2 anni ho dimenticato che doveva essere tirata almeno a 400…
Le foto che pubblico a me piacciono anche con questo tono drammatico, per fortuna quelle nuvole!
Fanno tutte parte tutte di un rullino scattato con una Minolta 600si Classic, l’altro rullo è praticamente da buttare perchè è stato affidato a questa Kodak Stereo che ha evidentemente bisogno del dottore…
Per chi avesse qualche Agfa Scala da sviluppare io mi sono rivolto a Photostudio 13 (parlano inglese), auguri.
Ho deciso di mettere insieme un po’ di foto fatte con una pellicola che finora mi ha divertito parecchio: la 800 a colori Lomography.
Il mio rapporto di amore-odio con la casa viennese si evolve di settimana in settimana, ho imparato ad evitare come la peste alcune pellicole e ad apprezzarne altre.
Questa mi piace un bel po’.
Gli ISO alti ti permettono di scattare in condizioni di scarsa luminosità e hanno una grana (qui non si può notare) enorme, c’è anche chi la usa in pieno giorno con tanta luce…io in realtà la preferisco per le condizioni difficili.
Secondo me è perfetta per la blue hour, gran parte di queste foto sono state fatte in quel momento della giornata e sono tremendamente fredde. Freddissime.
Se beccate anche qualche luce calda di lampione è fatta.
Credo che la pellicola sia tarata per le luci al tungsteno e da questo nasce magari la sua dominante fredda….oppure ho solamente sbagliato io qualche settaggio durante la scansione!
Mai dire mai.
Tutte le foto sono state realizzate con la Fed 2 tranne la prima, l’unica scattata di notte, che per facilitarmi la vita ho scattato con la Minolta 600si Classic.
L’esposimetro in certi casi è proprio indispensabile, non si può andare sempre a occhio!
Ottocento, novecento, millecinquecento scatole d’argento
fine Settecento ti regalerò.