
Da felicissimo possessore di due Rolleiflex ogni tanto mi abbandono alla Lubitel 166B.
Tornare alla spartana leggerezza russa e sorprendersi ogni volta delle belle immagini che riesce a dare una fotocamera pagata 20 euro è piacevole, non poco.

Sicuramente la qualità delle ottiche è anni luce dai Tessar/Opton Rollei, la nitidezza dell’immagine e i dettagli non sono paragonabili…ma tanto siamo sul web e certe cose non le vedrete mai. Questa è la triste realtà.

Ho portato quindi la Lubitel a fare una passeggiata sul monte Vettore mentre stavano arrivando delle ottime nuvole che hanno reso meno monotoni gli scatti.

Il gusto di caricare l’otturatore e di scegliere tempi e diaframmi dalle ghiere anti-ergonomia sovietiche rende l’esperienza meno seriosa e i risultati sempre un po’ incerti.
Questo rullino poi rappresenta la mia prima volta con dei chimici particolari, i Moersch.

L’Eco Film Developer è un po’ più complicato del T-Max Dev a cui ero abituato: bisogna combinare due componenti al momento della preparazione e le dosi sono diverse da pellicola a pellicola.
I tempi sono mediamente più lunghi e i ribaltamenti diversi sempre in base al tipo di pellicola.
Si tratta di uno sviluppatore one shot ecologico, per grana fine.

Attribuire l’aggettivo “ecologico” ad uno sviluppo per pellicola è cosa rischiosa e mi fa entrare in un terreno accidentato dato che di chimica so poco.
A mia discolpa devo dire ne ho letto bene in diversi forum e gli ho voluto dare una chance, perchè non farlo?
Nonostante questo discorso abbia cambiato il mio processo di sviluppo sono decisamente soddisfatto dei primi risultati.
