braun paxina, film

La foto doppia

Un classico esempio di doppia esposizione, in cui il risultato è talmente incasinato che diventa “astratto”. Queste foto sono state scattate riesumando la Braun Paxina, una fotocamera medio formato decisamente massiccia che ormai ha quasi settant’anni.

A clear example of a double exposure, the result is so messy that we could say “this image is abstract”. I used a Braun Paxina, an almost-70-years-old medium-format camera, so heavy but at the same time so reliable after all these years.

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film, lubitel 166B, mamiya 645J, rolleiflex T

Archivio analogico, la selezione Norris – Webb

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Come ho scritto sulla pagina Facebook, la scorsa settimana ho partecipato ad un workshop fotografico con Rebecca Norris Webb e Alex Webb intitolato “Finding your vision” e dedicato (dal titolo pare ovvio) a trovare il proprio stile fotografico.

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Per chi non li conoscesse si tratta di marito e moglie, entrambi fotografi (lui è in Magnum dal 1976) ed entrambi di altissimo livello.
Due stili diversi: lui maestro di composizione e street photography pura, lei realizza fotografie più intime e abbina spesso le parole (poesie) ai suoi lavori.

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Il primo giorno abbiamo mostrato i nostri portfolio, io ho portato una selezione di scatti analogici e la serie di foto fatta a San Pietroburgo.
Medio formato, quadrate, bianco e nero, colori, 35 mm, nella mia sezione analogica c’era di tutto. Per un totale di 20 foto circa.

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Tra le fotografie selezionate ne sceglievano una ulteriore singola per ogni fotografo e nel mio caso è stata la prima di questo post (in alto).

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Ho scattato queste foto tra il 2013 e il 2015. Per chi fosse curioso la 1,2 e 4 con la Mamiya 645J la 3 e la 5 con la Rolleiflex T mentre questa sotto con la grandissima Lubitel 166B. Per sempre nell’olimpo.
Parlando di pellicole invece quelle a colori sono diapositive Lomography slide x-pro 200 mentre per il bianco e nero abbiamo Ilford HP5+ (prima foto) e Lomography Earl Grey (quarta). Dell’ultima foto non ho appuntato la pellicola, chiedo venia.
Nel prossimo post la selezione digitale.

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film, mamiya 645J, panoramica

Il progetto Mamiyapan

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Da sempre ho un debole per il formato panoramico. Sarà per lo sviluppo orizzontale dell’immagine che costringe a “leggerla” scorrendo da un lato all’altro e gli fa perdere l’immediatezza a cui spesso siamo abituati o semplicemente per l’appeal più cinematografico.

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Fino  ad ora per ottenere panoramiche mi sono affidato al montaggio di più foto per il digitale (photo stitching) o alla Horizont con obiettivo rotante. Entrambe le soluzioni hanno dei limiti più o meno castranti: lo stitching si affida al calcolo del software quindi non sempre fa centro sui dettagli e l’obiettivo rotante odia visceralmente i raggi di luce e l’orizzonte non in bolla.

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La soluzione può quindi essere una fotocamera analogica panoramica ad obiettivo fisso, ce ne sono diverse tra cui l’Hasselblad X-Pan. Mooolto bella sia chiaro ma anche costosa e non priva di punti deboli.

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Dopo varie letture sui forum ecco l’illuminazione: comprare un bel grandangolo per la Mamiya 645 e tagliare il medio formato per ottenere la foto panoramica. Cosi facendo il negativo sarebbe comunque abbastanza grande e si eviterebbero gli inconvenienti di cui sopra.   Ho acquistato un Sekor 45mm  e infilato due rettangolini di carta sotto il prisma del viewfinder per vedere dal mirino l’area in versione “panorama “, et voilà è nata la Mamiyapan.
Spese ridotte, stessa fotocamera e possibilità di decidere a posteriori se tenere il formato 4/3 o tagliarlo. Gli scatti saranno comunque 16 per il rullo 120.

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A questo punto la difficoltà sta tutta nel ritaglio e nella composizione fatta in post. Per adesso mi sono tenuto su scatti geometrici più “facili” da gestire ma mi rendo conto che questo esercizio sarà buona cosa anche per tutti gli altri formati.
Il crop è una eresia totale per i puristi, io non sono purista ergo croppo quanto e quando voglio.

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Le foto che vedete sono prese solamente da un paio di rullini perchè in realtà la controindicazione maggiore è che la mamiya rimane un macchinone da portare dietro, con il paraluce del 45mm poi sembra più una cinepresa che una fotocamera!

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