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Elogio della Rolleiflex T

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Ci sono alcuni marchi fotografici considerati sacri per motivi più o meno reali e il marchio Rollei è sicuramente uno di questi. Di solito mi tengo alla larga dall’olimpo perchè a me e al mio portafoglio interessano particolarmente fotocamere a budget ridotto/inesistente. Questo è il mio segreto per arrivare ad avere 43 fotocamere e non dormire sotto un ponte.

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La Rolleiflex modello T è una versione economica dei modelli 3,5 F e 2,8 F. Ancora più economiche sono le Rolleicord, realizzate con materiali meno robusti e in cui le differenze progettuali sono più evidenti anche esteticamente.
Premesso questo devo dire che avanzare la pellicola 120 con la leva della Rollei è per me ormai uno dei piaceri della vita.

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La Rolleiflex è decisamente appariscente, quando vado in giro a scattare con questa cosa al collo non posso certo passare inosservato e i commenti a voce alta si sprecano.
Parliamo un po’ di tecnica. Come è chiaro dalle foto si tratta di una biottica, TLR (twin lens reflex) in cui una lente serve per inquadrare e l’altra per scattare. In questo caso è un Tessar 75mm con f3,5. I tempi vanno da 1 sec a 1/500 +B,  sul selettore (nella foto sotto vedete la finestrella “t”) ci sono anche dai 2 ai 60 secondi ma si tratta semplicemente di posa B.

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Ci ho messo un po’ a capire come settare tempi e diaframmi, nelle altre Rolleiflex ci sono due rotelline tra le lenti che li comandano indipendentemente nelle T invece c’è una levetta che muove le coppie t/f e per variare f all’interno della coppia bisogna pizzicarla e tirarla verso l’esterno. Più facile a farsi che a dirsi

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L’apertura del dorso per inserire la pellicola è bellissima: si gira il disco alla base e si sgancia la linguetta che blocca lo sportello, tick.

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Si mette a fuoco con la manopola a sinistra che fa avanzare indietreggiare l’ottica rispetto al piano focale e si controlla il tutto dal pozzetto sopra la fotocamera, magari aiutandosi col lentino a scomparsa.
Altre accortezze a cui non sono abituato: il gancio che impedisce al pulsante di scatto di essere premuto accidentalmente, il contapose e la finestrella per i valori EV.

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Piccola curiosità: come si vede dalla foto sopra la mia è una Rollei per il mercato francese che all’epoca veniva importata dalla Telos.
La benedetta asta ebay di un anno fa mi fece portare a casa anche un paraluce Rollei con astuccio!

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Se seguite il blog avete già visto foto scattate con la Rolleiflex T, quindi visto che è anche francese:

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7 risposte a "Elogio della Rolleiflex T"

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